Pausa caffé in ufficio: una perdita di tempo o un modo per aumentare la produttività?

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La pausa caffè in ufficio

Il caffè è sinonimo di “stop e ricarica”. Una buona tazzina di caffè è quel momento di pausa a cui nessuno può rinunciare. Il caffè è un piacere reclamava un famoso spot pubblicitario, pertanto, rappresenta il bisogno di convivio, di condivisione, di ciarle a cui nessuno vuole sottrarsi.
In ufficio è il simbolo del relax tra colleghi, atto a creare momenti di socialità e a migliorare la qualità del lavoro.

Esiste un regolamento che legittima la pausa caffè negli uffici, il tempo per ricaricarsi, per poi riprendere le mansioni con più vigore. Non bisogna approfittarsene, questo è d’uopo, tocca al buon senso dell’impiegato non abusarne, ergo, non allungare i tempi.

Il caffè è il simbolo stesso della sveglia, sono poche le persone che rinunciano a una tazzina di caffè appena desti, in quanto dona l’energia giusta per affrontare la nuova giornata.

La caffeina è ideale anche durante il giorno per concedersi la pausa desiderata e di cui si ha diritto.

Il caffè non è una perdita di tempo

Considerando i vari elementi, è indiscutibile sostenere l’importanza, anzi la necessità di “prendersi una pausa” anche in ambito lavorativo.

Ogni attività richiede sforzo ed energia ed è legittimo che i dipendenti siano in qualche modo edulcorati.

Negli ambienti di lavoro un breve momento di riposo, non è una concessione, ma bensì un diritto che va rispettato attenendosi a delle regole ben precise.

Un distributore automatico presso il quale sostare può essere di beneficio, poiché, secondo studi accurati l’esito positivo del proprio sforzo, non dipende dal tempo profuso, in quanto, il nostro cervello dopo un determinato periodo, subisce una sorta di black out, non dipendente dalla propria volontà. L’esigenza è quella di staccare per poi riprendere meglio.

Il momento di pausa è stato, sino a poco tempo fa, oggetto di diatriba tra il datore di lavoro e il dipendente.

Per molti titolari d’azienda, esso, potrebbe essere inteso come una perdita di tempo, come un modo per rallentare la produzione.

In realtà, così non è, in quanto esiste una legge in merito ( 66 del 2003) che la tutela, pertanto, non si può assolutamente sostenere il contrario.

I distributori automatici di caffè


Ogni azienda, ufficio pubblico, negozio, ha la possibilità di installare nel proprio interno delle vending machine per dare la possibilità a chiunque ne necessiti di usufruirne.
La pausa caffè non ha una durata prestabilita, essa viene decisa dal datore di lavoro e dal dipendente anche in base al tipo di mansione svolta.

Si evince che, alcune categorie di lavoratori, come i video terminalisti, i lavoratori domestici, i trasportatori, hanno diritto a una pausa più lunga dei dieci minuti, infatti, potrebbe essere pari anche a trenta minuti e coincidere con il momento del pranzo.

Le vending machine hanno l’obbiettivo di creare un sano periodo di riposo atto a recuperare le energie fisiche e mentali. Ci si ferma e si socializza, si comunica con i colleghi, ci si confronta per risolvere le questioni in sospeso, per affrontare gli argomenti più disparati, per gestire i problemi che possono crearsi nell’ambiente lavorativo e tentare di porvi rimedio.

Il momento per staccare non è unico per tutte le sedi lavorative, dipende dalle esigenze, dal tipo di orario effettuato, ergo, non c’è precisione a riguardo ma bensì un accordo tra le parti, da cui non ci si può esimere.

I distributori automatici di caffè non vendono solo quello, ma vi si può trovare altro: cioccolata, cappuccino, te, qualsiasi cosa possa giovare e rappresentare un ristoro.
Il loro unico intento è quello di recare benefici ai dipendenti, i quali sono tenuti a rispettare le regole senza abusarne.

Conclusioni


Gli elementi favorevoli per la pausa caffè sono tanti, è un sollievo per chi svolge un lavoro sedentario, in quanto, permette di alzarsi dalla propria postazione, e lo è anche per chi è impiegato soprattutto mentalmente.

 

In entrambi i casi aiuta a ritrovare la concentrazione, a distrarsi e riprendere con più freschezza mentale e magari a prendere delle decisioni rimaste in sospeso.