Il programma di Rivending “zerorifiuti”
In un mondo dove troppo spesso, davanti a problemi quali inquinamento ed eccessivo utilizzo della plastica, si tende a girare la testa, CONFIDA si è posta come obiettivo quello di contribuire a migliorare l’ambiente lanciando una nuova iniziativa chiamata RiVending.
Attraverso questo ambizioso progetto, l’Associazione Italiana Distribuzione Automatica, si è rivelata una delle realtà italiane più all’avanguardia in merito al passaggio dall’economia lineare all’economia circolare, attività capace di dare nuova vita e generare ricavato da prodotti già utilizzati, in questo caso palette e bicchieri in plastica.
Nei paragrafi successivi verranno, quindi, introdotte tutte le principali informazioni riguardo all’importanza dell’economia circolare e a quest’innovativo programma, i cui vantaggi hanno saputo convincere già migliaia di aziende e di realtà italiane relative al settore del vending.
Economia circolare: perché è arrivato il momento di puntare sul riciclaggio
L’inquinamento e tutti i fenomeni che ne derivano rappresentano, senza ombra di dubbio, le principali tematiche dell’ultimo decennio.
L’eccessivo consumo di plastica, cresciuto a dismisura negli ultimi 30 anni, ha infatti contribuito a rendere l’inquinamento globale un problema che non possiamo più sottovalutare o rimandare.
Anche il mondo della finanza e i mercati si sono dovuti confrontare con questa emergenza, dando il via a modelli economici che cercano di salvaguardare l’ambiente e che prendono il nome di economia circolare.
Questo termine indica, dunque, quelle soluzioni grazie alle quali la produzione e il consumo implicano condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti.
Questo sistema, in grado di autorigenerarsi e proseguire per un lasso di tempo infinitamente lungo, implica la fisiologica estensione del ciclo di vita dei prodotti e una sensibile riduzione dei rifiuti, i quali si trasformano in materiali di riciclo.
Alla base di quanto detto, CONFIDA, anche grazie all’aiuto di COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) e UNIONPLAST (Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche – Federazione Gomma Plastica) ha sviluppato un modello economico il cui utilizzo consente di creare un’efficace economia circolare tramite il recupero di bicchiere e palette in plastica.
RiVending: una realtà italiana
È possibile dare nuova vita ai prodotti in plastica generando nuova economia e, allo stesso tempo, diminuendo in modo significativo l’impatto ambientale? La risposta è sì, è si chiama RiVening.
Questo innovativo modello di economia circolare nasce dalla volontà e dal bisogno di trasformare bicchieri usati e palette in plastica in nuovi prodotti e, in virtù dei grandi vantaggi che è in grado di garantire, è stato sin da subito apprezzato da migliaia di imprenditori in tutta Italia.
Moltissime, infatti, sono le aziende che usufruiscono di RiVending, il cui impiego favorisce un risparmio pari a 100 kg di CO2 all’anno.
Il processo di riciclaggio inizia con l’uso di un contenitore apposito, da posizionare nei pressi distributori e in cui gettare i bicchieri e le palette in plastica.
Grazie alla sua particolare forma, questo contenitore riesce a contenere una notevole quantità di bicchieri, facilitando una raccolta pratica ed efficace.
Una volta raccolti, i rifiuti vengono conferiti a COREPLA, associazione responsabile del riciclo, il quale consente di generare una plastica di elevata qualità e di evitare i costosi e lenti processi utili a separare le diverse tipologie di plastica.
Il risultato di tale progetto non riguarda, però, solamente l’ambiente e gli aspetti prettamente economici. RiVending, infatti, educa nel vero senso della parola il consumatore, sensibilizzandolo a tematiche importanti come quelle ambientali.
In aggiunta, è necessario ricordare che aderire a RiVending non comporta alcun costo e non vi è alcuna normativa riguardo l’obbligo del riciclo.
Il progetto Rivending “zerorifiuti” a protezione del mondo in cui viviamo
In conclusione, possiamo affermare che, grazie a un progetto come RiVending, si è finalmente trovata una soluzione capace di semplificare in modo significativo il processo relativo al riciclaggio di bicchieri e palette già utilizzate e di favorire la creazione di nuova plastica di elevata qualità e pronta per essere riutilizzata sin da subito.
Rifiuti che una volta impiegavano anni per essere smaltiti completamente oggi diventano contenitori e palette da riutilizzare all’interno di altri distributori.
Nonostante l’iniziativa abbia mosso suoi primi passi nel Comune di Parma, oggigiorno sono già oltre 10.000 le locazioni in tutta la Penisola in cui è presente un sistema di riciclaggio RiVending, dato che conferma la serietà e l’importanza del progetto.