Caffè sotto le stelle: come gli astronauti bevono caffè nello spazio
Come bevono il caffè gli astronauti nello spazio?
Se ti sei mai chiesto come gli astronauti bevono caffè nello spazio, ecco alcune curiosità, ecco per te alcune curiosità su come il caffè può essere bevuto anche in orbita
Secondo te è possibile concedersi una tazzina di caffè a gravità zero? C’è da dire che non si tratta di una cosa particolarmente facile. A svelare per prima tutti i segreti sul come poterlo fare è stata Samantha Cristoforetti nel suo tutorial dedicato proprio al bere caffè mentre ci si trova a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Per prima cosa utilizzare un bicchierino o una tazzina risulta impossibile. Questo perché il liquido non è in grado di fuoriuscire correttamente dal suo contenitore a causa della mancanza di gravità.
Space cup: l’invenzione dell’astronauta
È stata proprio Samantha Cristoforetti a trovare una soluzione a questo problema e lo ha fatto ideando la Space Cup, una tazzina speciale che è in grado di far uscire il caffè grazie alla capillarità. Questo fenomeno consente al liquido di aggrapparsi alle pareti della tazza fino ad arrivare in superficie, aiutato dalla pressione delle proprie mani che stringono lo strumento fino alla fuoriuscita della sostanza.
L’invenzione della Space Cup è stata possibile grazie a moltissimi studi riguardanti la fisica dei fluidi e la matematica. Si è trattato di un lungo lavoro che ha portato alla conclusione sperata: consentire agli astronauti di concedersi una pausa caffè e gustare la bevanda più famosa al mondo.
ISSpresso: l’innovazione del caffè in gravità zero
Lavazza e Agrotec in cooperazione con la Stazione Spaziale Internazionale, hanno creato una macchina a capsule per caffè in grado di funzionare anche a quattrocento chilometri di altezza rispetto alla superficie terrestre. Prima di questa invenzione era possibile portare all’interno di una astronave solo delle polveri in una bustina, diluibili e succhiabili attraverso una cannuccia. Grazie al progetto ISSpresso è stato possibile iniziare a portare il rituale del caffè anche a gravità zero.
Far funzionare l’elettrodomestico non è stato per niente facile. In effetti è estremamente difficile riuscire ad adattare un apparecchio comune perché funzioni ad atmosfere diverse da quelle terrestri. Il funzionamento dello strumento è semplice: si inserisce la capsula, poi nel vano laterale la sacca per lo zucchero e si avvia il procedimento. Il caffè prodotto è 100% arabica con mix dal Brasile e dall’Etiopia. La scelta è caduta su questa miscela perché si voleva trovare un gusto adatto a tutti i palati, soprattutto che non fosse troppo forte in modo da soddisfare ogni persona.
Il gusto e l’odore sono esattamente gli stessi del caffè in capsula che ognuno di noi può farsi in qualsiasi momento della giornata a casa propria. Anche la velocità di produzione è la stessa e questo rende il momento ancora più speciale: tutto il procedimento per la preparazione del caffè ha il sapore di casa e permette agli astronauti di sentirsi a loro agio e di aver a che fare con una macchina semplice e familiare.